Barbara Stanwyck fa suo il film quale ragazza proletaria che va sposa a un uomo di calsse sociale superiore, e dunque, secondo le regole implacabili del mélo, condannata all’infelicità.
Un film che si fa citazione di miti letterari ottocenteschi (c’è anche Jekyll/Hyde) e li riattraversa in un pastiche assai interessante.
Ma l’operazione – il film è del 2003 – non ha funzionato con il pubblico.