In questo senso, girovagando per le piazze di Gorizia, si percepisce la necessità del teatro – forse del teatro tutto – di non chiudersi in sé stesso ma di andare, lui stesso, dal proprio spettatore, di intercettarlo e catturarlo.
Al mattino, in un incontro aperto al pubblico, avevamo chiacchierato con il professore e critico Alfonso Cipolla (Direttore dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco) dell’incontro – sempre più intenso negli anni recenti – tra teatro di figura e nuove generazioni, e di cosa sia necessario al teatro di figura italiano, oggi, per potersi innovare e per darsi nuove spinte.