Il logo del bebè con la lingua di fuori è stato spammato così tanto che in poco più di un mese prendersi un bao a Roma fa già rima con Baby Bao.
“Dopo un’esperienza ormai conclusa con un ristorante di matrice asiatica, che avevo aperto insieme ad altri soci,” mi dice Marco Del Vescovo, il proprietario, “ho capito che avrei dovuto aprire un locale ancora più mirato.