Da Sochi si deduce che le prestazioni mancano ancora, ma la SF1000 sembra aver ritrovato un piglio differente e un bilanciamento di poco migliorato perlomeno tra le mani di Charles Leclerc.
La SF1000 può essere vista da ora in avanti come una monoposto laboratorio che potrà fornire risposte positive o negative all’idea di sviluppo che si vuole dare per risollevare le sorti di una Scuderia che fino a qualche giorno fa sembrava in preda alla tempesta (per dirla con le parole di Binotto), ma che dopo la discreta prestazione di Sochi sembra avere a disposizione un morale leggermente risollevato.