Ero l’unica che si occupava di teatro, in quanto attrice presso il Teatro Koreja, e già allora curatrice del Teatro dei Luoghi Festival per due anni consecutivi.
Sentieri possibili, arrivavamo al mare da Chiatona, un mare negato da cui si vede benissimo la parte industriale di Taranto con tutte le gru del porto mercantile, le ciminiere… C’era già un affondare in drammaturgie e testi collegati a Taranto, io e gli altri (Giorgio Consoli, Andrea Dellai, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto, Chiara Petillo, Fabio Zullino, Vincenzo Di Pierro, Walter Pulpito) sentivamo esaurirsi i luoghi possibili di quella marina e man mano avvicinarsi, “mare mare”, la città: