Nata senza rilevanti difetti di gioventù, la "A112 Abarth" ottenne un immediato successo di vendite, destinato a perdurare per quasi tre lustri:
Oltre alla vistosa livrea rosso corsa, contrastata dal nero opaco del cofano e delle fasce sottoporta, la differenza più importante con la normale "A112" era rappresentata dal motore abbondantemente rivisto da Carlo Abarth che, dopo aver concluso la cessione della propria azienda alla FIAT, era stato ingaggiato quale consulente.