Ricercatori italiani sono riusciti a catturare l'acqua presente nella nebbia che attraversa il deserto di Atacama, uno dei luoghi più aridi al mondo, e grazie ad essa hanno fatto crescere un piccolo bosco con piante native ed esotiche.
L'irrigazione artificiale è rimasta attiva sino a quando gli alberi non hanno raggiunto un'età tale da poter sopportare in autonomia le rigidissime condizioni del deserto di Atacama (sono anch'essi adattati alla cattura della nebbia attraverso rami privi di foglie).