Caro Mario, Ho conosciuto Giulietto Chiesa nel 1990, l'anno in cui lui divenne corrispondente da Mosca della Stampa e io passai alla redazione Esteri del quotidiano.
Siccome quel mondo mi appassionava, e Giulietto era generoso con i giovani colleghi, stava a lungo al telefono a spiegarmi i dettagli del Cremlino, soffermandosi su personaggi che non avevo mai sentito nominare (aveva un debole per Mikhail Nikiforovich Poltoranin).