Come lo stesso Rodin soleva osservare le fotografie di Muybridge con le quali si confrontava per fissare il divenire dei corpi da scolpire, così anche la ricercatrice Samantha Marenzi e il fotografo Alberto Canu guardano tramite l’obiettivo il corpo di Alessandra Cristiani restituendolo impresso su carta non solo alla coreografa per lo studio delle sue posture ma anche allo spettatore, nella mostra allestita alla prima nel foyer del teatro, riguardante il progetto iconografico attorno allo spettacolo.