L’ultima riguarda un decreto ministeriale, emesso il 2 settembre, che in pratica, accorgendosi del fatto che una cessione di ramo d’azienda ad una nuova società implica anche quella dei dipendenti, ribalta questo concetto escludendo questi ultimi e dando via libera ad un vero e proprio mercato sulle nuove assunzioni che rappresenta di per sé uno scandalo (targato Draghi) per due motivi.