Ho già ampiamente esposto il fatto che, a mio modestissimo modo di vedere, l’entrata di un vettore (visto che Easyjet ha comunicato di voler abbandonare la sua entrata in Alitalia) in una compagnia tecnicamente fallita e quindi da ricostruire quasi da zero, con il tempo implica più problemi che vantaggi.
E così, almeno secondo quanto riportato dal Messaggero di ieri, Delta sarebbe (il condizionale è d’obbligo) in procinto di rilevare il 10% di Alitalia con la prospettiva di raddoppiare la quota nell’arco di 4 anni.