"Premesso che perdere oltre 60 mila giovani diplomati e laureati ogni anno costituisce un grave impoverimento culturale per il nostro Paese - spiega Stefano Zabeo -, é ancor più allarmante che quasi 600 mila ragazzi decidano di lasciare gli studi anticipatamente.
E' quanto rileva l'ufficio studi della Cgia di Mestre secondo la quale, sebbene negli ultimi anni ci sia stata una contrazione del fenomeno, un alto numero di giovani continua a lasciare prematuramente la scuola, anche dell'obbligo, concorrendo ad aumentare la disoccupazione giovanile, il rischio povertà ed esclusione sociale.