Tuttavia, si sottolinea, “rispettiamo che i nostri clienti abbiano un’ampia varietà di punti di vista su questo argomento, motivo per cui gli enti di beneficenza in questione continuano a essere inclusi nell’elenco delle organizzazioni tra cui i clienti possono scegliere all’interno del programma AmazonSmile”.
La rivelazione arriva dal Washington Post e parla di un sostegno finanziario di migliaia di dollari da parte di Amazon ad attività di disinformazione di diversi gruppi no-vax americani attraverso un suo programma di beneficenza.