Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Cleveland, Ohio, città che rappresenta il prototipo delle aree urbane un tempo a elevato livello di industrializzazione, oggi costellate da ampie aree inutilizzate, parte delle quali adibite a verde urbano coltivato o comunque comune.
Come riferito su Conservation Biology, dopo tre anni di raccolta di dati, hanno visto che erano presenti 17 specie di insetti, il 64% dei quali api, e che le zone dove l’erba non era stata tagliata se non raramente offrivano già un buon riparo a vespe e api, ma quelle che avevano reso meglio, da questo punto di vista, erano quelle incolte dove era stata lasciata crescere erba simile a quella delle praterie fiorita, circondate o comunque connesse le une alle altre da larghe zone di verde (dell’estensione minima di 6 ettari totali).