Insomma, Piazzolla, grazie agli spettacoli realizzati in Argentina cominciò a dar vita, con la formazione dell'Octeto Buenos Aires, a quello che fu definito il "nuovo tango", rivoluzionario nella forma e nei colori rispetto al tradizionale tango argentino.
Naturalmente, questo non mancò di suscitare rimostranze e disapprovazione da parte di alcuni conservatori, senza capire che in realtà l'arte di Piazzolla collocava il Tango definitivamente al di là del tempo e dello spazio, offrendo una dimensione colta e assolutamente nobile a quella tradizione.