Un sequel che, in un certo senso, con la sua abbondante distruzione di veicoli ha anticipato alcuni aspetti del franchise Fast & furious, mantenendo, inoltre, le spruzzate d’ironia tutt’altro che assenti anche in Bad boys for life, destinato a trasportare Lowrey e Burnett, a diciassette anni di distanza, nell’era dei social network.
Del resto, se da un lato in Bad boys for life non manca neppure un frenetico inseguimento tra motociclette e sidecar ad incalzare il ritmo, dall’altro, in maniera curiosa, non si può fare a meno di avvertire un retrogusto horror tutt’altro che fuori luogo.