Nel corso della conferenza WWDC dello scorso giugno, Craig Federighi, responsabile degli ingegneri software Apple, aveva anticipato che la potenza del chip Apple Silicon era tale che in alcuni casi le applicazioni per Mac Intel sarebbero state più veloci sebbene eseguite in emulazione con Rosetta 2.
Stando ad alcuni benchmark apparsi sulla piattaforma GeekBench, la transizione ai processori Apple Silicon sarà ricordata senza “traumi”, infatti sul nuovo MacBook Air con chip M1 di Cupertino l’applicazione Geekbench per i Mac Intel, e quindi in esecuzione in emulazione grazie a Rosetta 2, ha fatto registrare un punteggio nel test singolo-core superiore a qualsiasi Mac Intel, incluso l’iMac 2020 da 27 pollici con Intel Core i9-10910 a 3,6 GHz.