In seguito al rinnovato avallo di investitori come Paul Tudor Jones, che ha definito il Bitcoin come un valido asset anti-inflazione, e alla possibile riapertura di Tesla sui pagamenti in criptovaluta, il Bitcoin si è ripreso dai minimi di giugno a 33mila dollari, riportandosi oltre quota 40mila lo scorso 15 giugno.
Eppure, pochi fra i gestori di fondi globali, ritengono che questo crollo rappresenti un’occasione di acquisto.