La norma sul blocco dei licenziamenti rischia paradossalmente di rendere ancora più ingestibile la bolla dei posti di lavoro che vengono formalmente mantenuti in vita con i sussidi dello Stato, alimentando una sorta di serpente che si mangia la coda, e che comportano nell’insieme un aumento delle criticità nel mercato del lavoro.
Lo stesso Decreto sostegni bis, in fase di conversione in legge da parte del Parlamento, e che sarà emendato per recepire le novità, già prevede il prosieguo del blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno in corso per tutte le aziende, anche per quelle dei settori che fuoriescono dal divieto, se decidono di utilizzare la cassa integrazione con la causale Covid integralmente a carico dello Stato.