È una storia, questa, che l’attore e regista romano ha raccontato tante volte, perché per lui Borotalco fu l’opera della svolta, il passaggio dai film coi personaggi di Un Sacco Bello e Bianco, Rosso E Verdone – che consistevano in una raccolta di sketch e piccoli episodi, ben cuciti tra loro ma pur sempre ruotanti intorno a dei personaggi molto tipizzati, dal ragazzotto ingenuo all’asfissiante iperpreciso strabordante di tic, che Verdone aveva portato prima a teatro e poi in tv, con enorme fortuna, a Non Stop – a un cinema di narrazione più articolato, nella direzione di una commedia italiana moderatamente sintonizzata sul proprio tempo, da raccontare nella chiave umoristica e agrodolce che diventerà la cifra del Verdone maturo.