Il 3 luglio del 1879 il re Umberto I firmò infatti un decreto che disponeva di cambiare il nome del paese – appunto da “Salvia” a “Savoia” di Lucania – dopo che un anarchico nato a Salvia, Giovanni Passannante, aveva tentato di accoltellarlo durante una visita a Napoli.
La lapide rotta di Giovanni Passannante nel cimitero di Savoia di Lucania (Angelo Mastrandrea/Il Post) Nel 2023 a Savoia di Lucania sono nati appena tre bambini, non c’è l’asilo nido e le scuole rimangono aperte con le pluriclassi, cioè classi che comprendono alunni di diverse annate, perché non ce ne sono abbastanza per comporre una classe per ogni annata.