Nel clima della “cancel culture” oggi in voga anche nella musica, quante altre canzoni farebbero la stessa fine?
In un divertente (ma intelligente) trafiletto pubblicato su Il Foglio di oggi si legge che i Rolling Stones, dopo aver auto censurato dal proprio repertorio il loro classico Brown sugar perché considerato razzista e d’incitamento allo stupro, dovrebbero salire sul palco e rimanere in silenzio per due ore perché ogni loro canzone sarebbe addebitabile come “politicamente scorretta”.