l'acclamato Parasite, primo film coreano a ottenere il massimo riconoscimento del Festival di Cannes e trionfo assoluto per il cineasta Bong Joon-ho, alla sua seconda partecipazione in concorso.
Due estremi che fanno da contraltare all'esperienza generale di Cannes, festival che dice di voler essere al passo coi tempi (Thierry Frémaux, delegato generale della kermesse, ricorda sempre con un certo orgoglio di essere stato il primo ad accettare i film proiettati digitalmente) ma che in realtà rimane legato a un'idea vetusta del cinema e della sua fruizione, questione che va ben oltre la recente querelle con Netflix.