Un discorso irrituale per lunghezza e contenuti, partito con una precisazione sul programma disegnato dal sovrintendente Fortunato Ortombina ("Ha deciso tutto lui, io dirigo soltanto" ha scherzato Chung in un ottimo italiano), tutto dedicato all'Amore, come ha spiegato il maestro.
Tra l'uso di un italiano che oggi diremmo 'aulico', vista la colloquialità cui è costretto quotidianamente dalla ricerca del consenso a ogni costo (anche dell'impoverimento culturale), e uno speaker che ricorda cosa sia cullare la propria lingua - cui si è aggiunto il discorso del maestro Myung-Whun Chung che ha ricordato a tutti la necessità di curarsi dei bambini del mondo -, l'appuntamento con La Fenice di Venezia quest'anno ha assunto un pregio estetico e mediatico più significativo del solito.