Da ragazzina definita “da rivedere”, di costituzione estremamente esile e dalle caviglie troppo deboli, come raccontò dettagliatamente nella sua autobiografia Passo dopo passo (Mondadori editore, 2013), Carla Fracci divenne già a 12 anni oggetto di attenzione da parte delle insegnanti Vera Valkova, Edda Martignoni, Paolina Giussani, le quali permisero all’aspirante ballerina di prendere parte, come comparsa, alla produzione del balletto La Bella addormentata il cui ruolo di Aurora, in quell’occasione, venne riservato alla leggendaria Margot Fonteyn.