Una parte dei denari necessari si otterranno aumentando il prelievo sugli extraprofitti delle società energetiche E’ più corposo del previsto il pacchetto di aiuti per famiglie e imprese deciso dal governo per contrastare gli effetti dei rialzi dei costi dell’energia, aggravati dalla guerra in Ucraina.
Quattordici miliardi, oltre il doppio di quanto circolato nei giorni scorsi, senza ricorrere a nuovo deficit, cioè non chiedendo nuovi prestiti sui mercati, ma utilizzando i soldi in cassa e aumentando (dal 10 al 15%) il prelievo sulle imprese del settore energetico che hanno avuto profitti straordinari coi rialzi dei prezzi delle materie prime.