Nessuna sanzione per gli undici club e i 59 dirigenti coinvolti nel caso plusvalenze.
Il Tribunale ha dunque accolto integralmente l’apparato difensivo dei club, che avevano apertamente contestato il modello di valutazione dei giocatori definito dalla Procura Figc per definirne il “prezzo giusto”, ma anche soprasseduto sulla “violazione delle norme federali in materia gestionale ed economica” del comma più soft dell’articolo 31 e la “mancata lealtà” dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva.