Il presidente di Casa Pound (che era comunque stato indagato per il reato di occupazione abusiva di cui all’articolo 633 del Codice penale) aveva infatti impugnato l’ordinanza del Tribunale di Roma con la quale era stata dichiarata inammissibile il riesame del decreto del Gip di Roma che aveva ordinato il sequestro preventivo della storica sede di Casa Pound, in via Napoleone III.