Che sia questo momento una vera e propria ribellione infantile nei confronti di una vita troppo adulta che lascia poco spazio al tempo del bambino?
E’ l’adulto che dovrebbe impegnarsi a trasformare l’informazione in un codice adatto al bambino.
Che è un tempo semplice, essenziale, silenzioso, creativo e naturale.
A proteggerlo da tecnologie non adatte a lui, da fotografie del mondo che non può comprendere, da parole che ancora non può capire.