Quella divisa oggi non c'é più, ma allora era il simbolo dell'ultimo corridore della classifica generale, il migliore (o peggiore) degli sconfitti, e significava anche fama e quattrini, perché c’era un premio in denaro per chi fosse arrivato in Maglia Nera alla fine dell'ultima tappa del Giro, e poi ingaggi assicurati nelle successive kermesse a circuito, proprio come succedeva a chi aveva invece concluso la corsa in Maglia Rosa, cioé da vincitore assoluto.