C’è bisogno di un “mezzo”, di un terzo elemento (quello terapeutico appunto) che si interponga fra l’aiuto dei familiari e la persona depressa, come la foglia della storia zen citata all’inizio:
Ciò che ogni genitore, figlio o coniuge di una persona depressa sa bene è che il proprio caro non inizierà a combattere la depressione grazie a qualche frase di incoraggiamento: