L’influente critico cinematografico Roger Ebert nel recensirlo scrisse argutamente che Zodiac (2007) di David Fincher sembrava il Tutti Gli Uomini Del Presidente dei film sui serial killer.
Ma l’accomodamento spettacolare del film di Don Siegel è esattamente quello che non può accadere in un film come Zodiac, che in due ore e quaranta di durata costruisce un meccanismo volutamente antispettacolare e frustrante, dallo stile dimesso, lontano dai preziosismi stilistici delle regie precedenti degli anni Novanta di Fincher, dall’esordio di Alien 3 (1992, che sempre Ebert definisce “uno dei brutti film visivamente più belli che abbia mai visto”), il lambiccato Se7en e ritratto dell’apocalisse prossima ventura Fight Club (1999).