È comunque "importante - ha aggiunto - che le autorità italiane mettano rapidamente in conformità la loro legislazione, e le loro pratiche relative alle attribuzioni delle concessioni balneari, con il diritto europeo e la giurisprudenza della Corte di Giustizia".
Il 16 febbraio scorso sul caso è intervenuto poi anche il commissario Ue per il mercato unico Thierry Breton ricordando "le norme italiane vigenti" sulle concessioni balneari "non solo violano il diritto dell'Ue, ma compromettono anche la certezza del diritto per i servizi turistici balneari.