Questa capacità di gestire lo stress ammettendo i propri limiti può essere paragonata al cosiddetto non finito di Michelangelo .
Vasari, inoltre, sostiene che «il non finito di Michelangelo riflette l’umanità delle sue idee che si pongono sempre oltre le capacità delle sue mani».
Nel non finito, Michelangelo sembra affermare il concetto che l’indeterminatezza è una caratteristica fondamentale del reale.