In altri test condotti sulle uova del fulmaro artico e del gabbiano tridattilo nero gli scienziati canadesi hanno trovato anche altri contaminanti plastici come SDPA e UV BZT, utilizzati per evitare che la plastica si scolori o si degradi troppo velocemente.
Le uova dei fulmari (Fulmarus glacialis), uccelli che vivono nell'area dell'Oceano Atlantico settentrionale, per la prima volta sono state trovate contaminate dagli ftalati, sostanze chimiche che vengono normalmente aggiunte alla plastica per renderla più flessibile.