Gli attaccanti che dispongono di un accesso diretto al computer target possono infatti avvalersi di alcune funzionalità di rollback del firmware Intel, che permettono di riportare alle impostazioni di fabbrica il chip e di ripristinare le vulnerabilità del CSME.
In questi giorni il team di Positive Technologies, agenzia di cybersecurity, ha diffuso un nuovo report in merito alle vulnerabilità inerenti alle CPU Intel che sono state commercializzate negli ultimi 5 anni.