la settima tappa, dopo il giorno di riposo a Riyadh, ha fatto piombare gli equipaggi in una cappa di dolore, perché qualcuno sperava che la prima edizione della Dakar in Arabia Saudita potesse essere esente dalle tragedie.
Così non è stato, e il dramma del simpatico portoghese ha inciso un segno profondo nella gara dei bisonti della strada che non ha portato scossoni alla graduatoria, confermando la supremazia russa con tre Kamaz 43509 a dettare legge e gli avversari sempre più staccati.