Il lavoro intermittente, o “a chiamata”, rimane uno dei pochi strumenti di flessibilità per le imprese e facilita l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
“Una notizia buona quindi c’è e ci si augura che non vengano effettuati, ora più che mai, interventi restrittivi su tale istituto e ciò considerando che esso non solo rappresenta uno strumento di flessibilità per il mondo delle aziende ma ha anche un’utilità sociale laddove facilita l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e di quelli che al contrario hanno raggiunto un’età matura che ne potrebbe rendere più difficile l’occupazione“.