“È veramente triste (e grave) che il ministro Bianchi, commentando la ormai celebre foto di una donna, costretta a firmare il suo contratto di lavoro (precario) in abito da sposa, non trovi di meglio che parlare di “regalo”.
Diritto al lavoro e diritto alla dignità nel lavoro sono elementi irrinunciabili di civiltà, la parola regalo è sintomatica di una concezione irricevibile della società.