E non perché “menta” (effettivamente l’operazione-Dracula firmata da Steven Moffat e Mark Gatiss per BBC e Netflix non è paragonabile, per importanza e forza, a ciò che i due fecero con Sherlock), ma perché inevitabilmente fa pensare che Dracula sia una miniserie tutta da buttare.
La mano di Moffat e Gatiss, che nel recente passato hanno riscritto il mito dell’investigatore di Arthur Conan Doyle dandogli una spolverata generosa ed efficace (e lanciando la stella di Benedict Cumberbatch), si approccia alla storia di Dracula in maniera strutturalmente simile, con tre puntate che, per lunghezza, composizione narrativa e ambientazione, sono di fatto tre film ben distinti fra loro, perfino più di quanto non lo fossero i vari capitoli di Sherlock (e questo, lo vedremo fra poco, è uno dei problemi).