essere il primo italiano con disabilità alle gambe a correre e possibilmente a portare a termine la maratona di New York, che al fascino della prova ai limiti dell'umana fatica unisce uno scenario metropolitano davvero senza eguali.
Forse pensava a questo Emiliano Malagoli, quando nella sua testa ha preso forma l'ennesima sfida:
, cresciuto nei numeri e soprattutto nella qualità , per dimostrare che non può essere un incidente, per quanto grave e drammatico, a spegnere il fuoco sacro della passione per le gare in moto, da qualche mese Emiliano divide l'impegno in pista (ricordiamo che é pilota ufficiale BMW con una S 1000 RR opportunamente modificata) con i serrati allenamenti per prepararsi al grande appuntamento di domenica 3 novembre all'ombra della Statua della Libertà .