Barracco) dopo la bocciatura in aula della pregiudiziale proposta, e comunque astenendosi di votare il Piano, così come hanno fatto i consiglieri Arceri, Cavarretta, Mannina, Manuguerra, Strongone e Vassallo Giuseppe, non solo non ha compreso fino in fondo la rilevanza dello strumento in trattazione, ma ha dimostrato una volta di più di non saper oltrepassare quella linea di confine che separa l’impegno civico dagli sterili interessi di fazione e di bottega.