Il colosso immobiliare cinese Evergrande, a rischio default per l’enorme quantità di debito accumulato, prova a raggranellare fondi per evitare la bancarotta.
Dopo la cessione della quota, Evergrande deterrà ancora una partecipazione nella banca pari al 14,57%.
L’arrivo di un acquirente, che è una società controllata dallo Stato, contribuirà a stabilizzare le operazioni di Shengjing Bank e allo stesso tempo ad aumentare e mantenere il valore della quota del 14,75% di Evergrande nella banca”, si legge nella documentazione, in cui si sottolinea che “per completare la cessione è richiesta la cooperazione di Shengjing Bank, che richiede che tutti i proventi netti della cessione siano usati per regolare le passività finanziarie rilevanti del gruppo nei confronti di Shengjing Bank”.