Il pilota tedesco è stato senza ombra di dubbio il protagonista del fine settimana della Formula 1 a Budapest, iniziato con scarpe, mascherina e casco a tema arcobaleno – in segno di protesta contro le norme repressive della libertà personale tanto care al governo di Viktor Orban – proseguito con il secondo posto sul podio dell’Hungaroring e concluso con le polemiche, prima per la t-shirt “Same Love” mostrata durante l’inno nazionale magiaro e poi per la squalifica della sua Aston Martin dall’ordine d’arrivo del Gp.