Nelle mani di Gennaro Nunziante, Fabio Rovazzi si tramuta in un opposto zaloniano, in un personaggio spaesato e resiliente come quelli di certe comiche del muto, che a forza di sbagli e cadute riescono nel loro intento, sempre col sorriso sulle labbra.
Il film, scritto e diretto da Gennaro Nunziante (regista dei film di Checco Zalone), vede il giovane Fabio (Rovazzi) alle prese con un padre ingombrante e una sorellina capricciosa e viziata che lo considerano un buono a nulla, un "vegetale" appunto.