La Russia, infatti, parrebbe intenzionata a estendere l’obbligo di acquistare in rubli sia al petrolio che, soprattutto, al grano.
L’unico esito possibile, l’unica scommessa che razionalmente sembra si stia facendo, in una situazione in cui, palesemente, non si può sostituire la Russia, è un “regime change” che reimmetta la Russia e le sue risorse nel circuito internazionale.