Premesso che Federcaccia Umbra non nutre alcun pregiudizio nei confronti di qualsiasi forma di prelievo venatorio, a patto che esso sia sostenibile, regolamentato e inserito in un più ampio quadro generale sia sotto l’aspetto amministrativo che scientifico, ci corre tuttavia l’obbligo di sottolineare alcune assurdità.
L’ultima “perla”, in ordine di tempo, regalataci dall’assessore consiste nel varo – in terza commissione – del nuovo regolamento per la caccia di selezione, che ha visto inserita anche la specie cinghiale fra quelle prelevabili mediante tale tipo caccia.