L’avvocato Paolo Viezzi, numero uno della Federcaccia regionale del Friuli Venezia Giulia, ha approfondito la questione della caccia con l’arco di cui si sta discutendo da qualche giorno in questo territorio.
3) la combinazione tra le due norme (art 28 ed art 2) ha fino ad ora creato l’assurdo per cui l’arco è stato utilizzato in Friuli VG per ogni forma di “caccia tradizionale“ anche con cani da seguita (capriolo, cervo, cinghiale volpe fagiano ecc ecc) ovvero in movimento e non per la caccia di selezione svolta prevalentemente da appostamento fisso.