Anche la sua ultima fatica, Figli del sole, costeggia infatti i tratti distintivi dei film d’impegno civile autoctoni, imperniati sui patimenti degli esuli afgani lungo gli emblematici vicoli di Teheran, armonizza l’appeal popolaresco dell’avventura con l’approfondimento psicologico caro agli spettatori scaltriti, attratti dal rapporto tra habitat ed esseri umani, e sciorina un’escalation all’insegna dei valori dell’immaginazione.