Doveva succedere che Andrzej Wajda, il cineasta polacco che meglio ha raccontato le svolte del suo paese nel Novecento, girasse un film su Lech Walesa, l’uomo che con alle spalle la forza di Papa Wojtyla ha traghettato la Polonia fuori dal comunismo.
Perché Wajda, scomparso pochi giorni fa a novant’anni, è autore vero che piega le storie che racconta a se stesso, alla sua sensibiliutà e perfino ai suoi demoni, e non viceversa.